IL PONTE DI SOMMATINO

nei  pressi della miniera Trabia, il ponte  è attraversato dal fiume Salso, che nella parte alta viene chiamato Imera meridionale; fiume, che nasce nel versante meridionale delle Madonie, scorre per 144 km,  attraversa il ponte che vediamo nella foto,  chiamata  anche valle del Salso, per andare a sfociare nel Mar Mediterraneo nei pressi di Licata)


Nel  settecento, passò sotto il dominio dei Principi di Trabia e dei Lanza, he   prima sfruttarono i giacimenti delle miniere circostanti, una delle quali poi prese il suo nome (miniera Trabia), che insieme alla miniera Tallarita ebbe un ruolo importante e fondamentale nella storia del paese.

La storia di Sommatino, è legata, strettamente alla storia di queste miniere, che si affaccia nei pressi  della Valle del Salso, a 28 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 359 metri nella bassa valle del fiume Salso, sullo spartiacque del fiume Gibbesi.


Il quel periodo, sorsero molti Comuni, alcuni si svilupparono e progredirono subito, altri, per diverse ragioni, quali: colera, malaria, terreni paludosi, carestie, siccità, ecc. si svilupparono molti anni dopo. La crescita e lo sviluppo del feudo di Sommatino invece, ebbe un brusco rallentamento, per l'improvvisa morte del Barone Gerlando, e soltanto, con la crescita del figlio Andrea fu possibile la ripresa e l'evoluzione del feudo, dando origine a nuove costruzioni intorno alla piazza.


Prima di morire, nel 1518, Andrea sposò una certa Lauria, dalla quale ebbe il figlio Gastone, ed è proprio quest'ultimo, che intorno al 1540, ancora giovanissimo meditò un attento ed ordinato popolamento del feudo; si costruirono chiese, botteghe, pagliai capanne e dammusi in muratura, sorsero pure magazzini, tappeti, fondachi ed il mulino.


Gastone sposò la Baronessa Laura, ed insieme, governarono Sommatino per un ventennio; in questo lasso di tempo, fecero entrare il paese, a far parte ufficialmente dei Comuni della Sicilia, dandone pure un'organizzazione politica, civile e religiosa.


Il primo rilievo ufficiale, come si è detto sopra, si ebbe col censimento del 1583, per ordine del Vice Re Marco Antonio Colonna; ogni Comune era obbligato a dare, oltre al numero dei nuclei familiari (fuochi) anche quello dei maschi e delle femmine con le rispettive età, per ragioni fiscali.

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Nel  settecento, passò sotto il dominio dei Principi di Trabia e dei Lanza, che per  ima sfruttarono i giacimenti delle miniere circostanti, una delle quali poi prese il suo nome (miniera Trabia), che insieme alla miniera Tallarita ebbe un ruolo importante e fondamentale nella storia del paese.

La storia di Sommatino, è legata, strettamente alla storia di queste miniere, che si affaccia nei pressi  della Valle del Salso, a 28 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 359 metri nella bassa valle del fiume Salso, sullo spartiacque del fiume Gibbesi.

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A Sommatino furono contati 115 fuochi, con 535 abitanti.

Nacquero le prime chiese: prima, la chiesa maggiore, seconda la chiesa di S. Maria dell'Itria, terza la chiesa di S. Antonio, quarta ed ultima quella di S. Sebastiano.

Il paese sin dal suo sorgere appartenne alla diocesi di Girgenti, e solamente nel 1845 passò a quella di Caltanissetta.

Chiesa  Madre