Come si accennava prima, la storia di Sommatino è legata strettamente a quella delle miniere di Tabia e Tallarita, che per decenni fu motivo di vanto ed orgoglio dell'intera Sicilia che, per molti anni tenne il monopolio mondiale dell'estrazione dello zolfo.


l'attività mineraria si basava sullo sfruttamento della popolazione e soprattutto dei "carusi" che all'età di 9 e 10 anni si trovavano loro malgrado, dentro le miniere ad aiutare i propri genitori. Se da un lato fu l'unica (oltre all'agricoltura) fonte di lavoro e di sostentamento per le proprie famiglie, dall'altro lato, fu causa di sofferenze, dolori e lutti, che ancora oggi se ne portano le conseguenze. La crescente concorrenza estera (soprattutto americana), ridusse man mano l'economicità dello zolfo siciliano, finché l'estrazione e l'attività produttiva è completamente cessata nel 1986; oggi  rimangono  soltanto le vecchie infrastrutture disabilitate  e come in altre località del nisseno, ci sono ancora antiche forme di miniere di zolfo rudimentali, che rappresentano i primi esempi di impianti per l'estrazione dello zolfo in superficie. Queste miniere sfruttavano le mineralizzazioni presenti nel cosiddetto Calcare Solfifero, i cui strati a volte si trovavano affioranti e quindi sfruttabili anche in superficie. Il centro agricolo che si estende per  34,68 Km2 , oggi può censire circa 7600 abitanti, che si assottigliano sempre di più, per la mancanza assoluta di occupazione,

Il Centro Storico di Sommatino si presenta piuttosto ricco di edifici che, dal punto di vista architettonico riflettono un passato fatto di nobiltà e di buon gusto. Oltre ad un edificio del Novecento, sito in piazza Cairoli, c'è la magnifica Torre Civica, (che si vede in foto) costruita sui ruderi di una più antica torre di avvistamento; accanto alla torre sorge il Palazzo Signorile dei Lanza, Prìncipi di Trabia e signori di Sommatino.

e  vive prevalentemente di agricoltura e di artigianato, legata profondamente ancora, alle sue tradizioni; agricoltura, che, pur non senza difficoltà, produce un ampia gamma di prodotti che vanno dalla frutta alle olive, all'uva da mosto, dal miele  ai cereali.

Sommatino, Riesi e Delia, rimasero fuori anche dai tracciati delle nuove linee ferroviarie, e, solo nel 1930, durante il fascismo iniziarono i lavori per "la linia" ferroviaria che doveva congiungere  Canicattì, Delia, Sommatino e  Riesi  con Caltagirone e Catania, ma rimase anche questo un sogno nel cassetto perché l'opera non verrà mai conclusa per i noti eventi bellici.

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